Malattie neurologiche

Solo in Italia, la malattia di Alzheimer affligge circa 700.000 persone, con 8.000 nuovi casi stimati ogni anno. Per questa, e più in generale per tutte le malattie che comportano decadimento delle funzioni cognitive, fino alla demenza conclamata, non abbiamo purtroppo ancora cure risolutive. Necessario dunque approfondire e sostenere la Ricerca in ambito neurologico.

 

Riconoscere la demenza nella fase iniziale è cruciale: una diagnosi precoce consente infatti di intervenire sulle cause reversibili o di attivare terapie che possono ritardare l’esordio e rallentare la progressione della malattia. La ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica hanno permesso di avere a disposizione strumenti diagnostici sempre più sensibili e specifici (biomarcatori), in grado di aiutare a riconoscere le prime alterazioni di un cervello che si sta ammalando. Humanitas Gavazzeni, ad esempio, si avvale di strumenti sofisticati come la Risonanza Magnetica ad alta definizione con i programmi di volumetria, la Tomografia a Emissione di Positroni (PET),  la ricerca liquorale della beta amiloide e della proteina Tau (responsabili del danno cerebrale).

Valutazione clinica e neuropsicologica rimangono comunque l’elemento fondamentale per la diagnosi e l’evoluzione della malattia.

 

In linea con le linee guida più moderne per la cura delle malattie neurologiche, Humanitas Gavazzeni utilizza un approccio multi-integrato: Il Centro U.V.A. (Unità Valutativa Alzheimer) svolge un’attività mirata alla valutazione dei disturbi cognitivi nell’ambito della patologia neurodegenerativa e delle demenze, mentre il Cafè Alzheimer fornisce un approccio socio-sanitario allineato con il Piano Nazionale sulle Demenze.

 

La sfida, oggi, è innovare e migliorare le possibilità di cura grazie alla Ricerca. La nostra Neurologia ha già avviato alcuni studi clinici e un importante progetto di ricerca sul declino cognitivo: fondamentale proseguire su questa strada, con ulteriori studi, anche preclinici per capire sempre più e meglio i meccanismi alla base di queste patologie così da intervenire, idealmente, prima che si sviluppino. Su questo stanno lavorando i ricercatori di Fondazione Humanitas per la Ricerca. Per sostenere la loro attività, è possibile destinare il proprio 5×1000 alla Fondazione sulla dichiarazione dei redditi (categoria Ricerca Scientifica). Inoltre, è possibile scegliere l’area “malattie neurologiche” sull’apposita cartolina distribuita in ospedale.