Tumori, verso cure sempre più personalizzate

Santoro-Armando366x420VDefinire le caratteristiche molecolari dei tumori consente di sviluppare di nuovi farmaci, che agiscono in modo estremamente mirato contro queste stesse peculiarità. Il dott. Armando Santoro spiega come i progetti di ricerca sostenuti con i fondi del 5×1000 possano migliorare la cura dei tumori.

Negli ultimi anni i progressi delle conoscenze hanno permesso di stabilire come ogni tumore possieda precise caratteristiche molecolari che, come una firma, lo contraddistinguono e diversificano da neoplasie che colpiscono lo stesso organo in un altro paziente. Un passo importante, questo, verso terapie sempre più personalizzate.

“Filo conduttore dei progetti di ricerca di Humanitas Cancer Center sostenuti con in fondi del 5×1000 – spiega il dott. Armando Santoro, Direttore del Cancer Center – è l’identificazione dei parametri biologici e molecolari predittivi, ossia caratteristiche del tumore che consentano di predire la sua risposta sia alla chemioterapia sia, soprattutto, alle terapie biologiche”.

Nell’ambito di Humanitas Cancer Center viene svolta un’intensa attività di ricerca clinica su tutti i tipi di tumori, dai più diffusi ai più rari.

“Ogni tumore è diverso da un altro – prosegue il dott. Santoro -. Le caratteristiche molecolari (tante identificate, e tante ancora da identificare) che contraddistinguono ogni tumore come una firma, ci consentono di classificare la malattia non più solo in base al distretto colpito, ma secondo le sue precise peculiarità.

L’importanza è duplice. Da una parte, infatti, questo ci consente di identificare persone a maggiore o minore rischio, per cui disegnare programmi preventivi ad hoc.

Dall’altra parte, quanto più identifichiamo alterazioni specifiche dei tumori, tanto più possiamo mettere a punto molecole in grado di colpirle: le cosiddette terapie mirate, che oggi sono rappresentate dai nuovi farmaci biologici, sempre più efficaci in quanto sempre più specifici contro un determinato bersaglio.

Ancora non si può parlare di cure personalizzate, disegnate quindi sul singolo, ma sicuramente di una tappa importante in questa direzione. Grazie ai risultati ottenuti fino ad oggi, è ora possibile curare in modo diverso, più specifico e più efficace, i pazienti che hanno la stessa malattia e che prima potevano beneficiare di un’unica soluzione terapeutica, uguale per tutti. I fondi del 5×1000 ci consentono di proseguire le ricerche in questa direzione”.