Sviluppo di nuove terapie per le malattie neurodegenerative
Le patologie correlate al declino cognitivo costituiscono uno dei più importanti problemi della salute pubblica dell’ultimo secolo.
Infatti, con l’aumento dell’aspettativa di vita, sempre più persone manifestano problemi cognitivi legati all’invecchiamento, rendendo quindi cruciale l’esigenza di sviluppare nuovi strumenti farmacologici in grado di prevenire o rallentare i processi di neurodegenerazione legate alla vecchiaia, come la malattia di Alzheimer (AD).
Recenti evidenze suggeriscono che l’invecchiamento è associato ad un aumento dei processi infiammatori e, a sua volta, il processo di infiammazione è noto influenzare direttamente o indirettamente il corretto funzionamento cerebrale portando quindi a neurodegenerazione.
Lo scopo del progetto svolto nel laboratorio della Prof.ssa Matteoli in Humanitas è quindi quello di chiarire come una anomala attività del sistema immunitario possa alterare il corretto funzionamento del cervello durante la vecchiaia, cercando cosi nuove strategie farmacologiche.
Lo studio valuterà come il livello di infiammazione può avere una possibile correlazione tra i vari gradi di declino cognitivo.
Se si identificheranno possibili molecole infiammatorie particolarmente rilevanti, si tenterà di sviluppare nuovi approcci terapeutici basati sulla capacità di alcuni farmaci di modulare tali molecole infiammatorie al fine di ritardare o migliorare il declino cognitivo.
Il progetto si avvale di un approccio interdisciplinare che sfrutta l’integrazione di diversi specialisti che lavorano nell’ambito della immunologia clinica e di base e delle neuroscienze, incluso neurologi, neuropsicologi e neurobiologi di base.
L’obiettivo dello studio è portare alla scoperta e alla messa a punto (“proof-of-principle” therapy) di nuovi approcci farmacologici per la cura del declino cognitivo legato al processo di invecchiamento.
A cura del Laboratorio di Farmacologia e Patologie del Sistema Nervoso