NUOVI MARCATORI TUMORALI PER DIAGNOSTICARE PRECOCEMENTE IL COLANGIOCARCINOMA

Identificare questi marcatori tumorali è indispensabile per poter prevenire lo sviluppo di uno dei tumori considerati tra i più maligni, il colangiocarcinoma. Nel Laboratorio di Immunologia epatobiliare di Humanitas sono stati da poco individuati alcuni marcatori tumorali, miRNAs, che potrebbero giocare un ruolo fondamentale proprio nella diagnosi precoce di questo tumore che colpisce le vie biliari.

Il colangiocarcinoma (CCA) è un adenocarcinoma che ha origine dai colangiociti, ossia le cellule epiteliali che rivestono l’albero biliare. Si tratta di una delle neoplasie più maligne conosciute, dato che la sopravvivenza media è del 7-8% a 5 anni dalla diagnosi e in genere non lascia molti mesi di vita. In tutto il mondo si registra purtroppo un progressivo incremento di incidenza e prevalenza di questa patologia. Scarse sono ad oggi le conoscenze sulla biologia di questo tumore, caratterizzato da una notevole resistenza ai comuni chemioterapici, tanto che non esiste attualmente alcun trattamento capace di rallentare la sua progressione. Le terapie attuali prevedono per lo più un approccio chirurgico, con risultati tuttavia deludenti, soprattutto se la diagnosi viene fatta ad uno stadio avanzato. Per questa ragione è molto importante poter identificare precocemente i pazienti che rischiano più di altri di sviluppare questo tumore.

Gli studi finora condotti hanno permesso di rilevare che alcuni disordini del tratto biliare, dai quali dipende una condizione di infiammazione cronica, come la colangite sclerosante primitiva (CSP), predispongono allo sviluppo del colangiocarcinoma. La CSP è una malattia epatica cronica caratterizzata da infiammazione dell’albero biliare intra- ed extra-epatico, che determina colestasi, fibrosi epatica, fibrosi biliare e l’unico trattamento possibile negli stadi avanzati è rappresentato dal trapianto di fegato. I dati disponibili in letteratura indicano che la frequenza di CCA cresce oltre il 30% proprio nei pazienti affetti da CSP.

“Nella diagnosi di questa neoplasia vengono usati numerosi marcatori tumorali – spiega Francesca Bernuzzi, ricercatrice del Laboratorio di Immunologia epatobiliare di Humanitas, diretto dal dott.Pietro Invernizzi – ma attualmente non esiste alcun marcatore specifico per il colangiocarcinoma. Per questo motivo è fondamentale identificare dei marcatori tumorali non invasivi, accurati ed attendibili, che permettano di diagnosticare precocemente il CCA, in particolare nei pazienti che presentano condizioni infiammatorie croniche delle vie biliari, che predispongono proprio a questo tipo di tumore. Meglio ancora sarebbe avere a disposizione un marcatore pre-tumorale.”

Alcune interessanti novità vengono dai marcatori tumorali sierici, grazie alla facilità con la quale vengono ottenuti campioni di sangue periferico. “Recentemente – spiega il dott. Pietro Invernizzi – si è scoperto che i microRNAs (miRNAs), un gruppo di piccoli RNA endogeni importanti nel controllo dei processi di differenziamento cellulare e per questo considerati come possibili marcatori biologici, possono essere rilevati in modo efficiente nel siero. Il passo successivo, particolarmente importante, è stato quello di mostrare il significato clinicodi questi marcatori nel siero di pazienti affetti da alcuni tumori. Dai nostri studi, sono emersi finora quattro diversi Micro-RNA tumore presenti solo nei sieri di pazienti affetti da questo tumore. Questi marcatori devono ora essere sottoposti a verifica, studiando un numero molto più ampio di pazienti rispetto ai casi fino ad ora analizzati. A tale scopo è in programma l’attivazione di uno studio multicentrico”.

Il progetto, sostenuto per il secondo anno consecutivo grazie alla generosità di un donatore della Fondazione Humanitas per la Ricerca, accende dunque la speranza che i miRNAs sierici possano presto essere utilizzati come marcatori tumorali nella diagnosi precoce del colangiocarcinoma, in particolare in quei pazienti a rischio di sviluppare la malattia, per esempio in coloro che sono affetti da CSP.