Le nanotecnologie per la cura dei tumori cerebrali pediatrici

I tumori pediatrici del sistema nervoso centrale (SNC) rappresentano, per incidenza, la seconda neoplasia dell’età pediatrica dopo le leucemie. Sono il tumore solido più comune nei primi 15 anni di vita e rappresentano il 20-25% di tutte le neoplasie.

Particolarmente diffusi tra i pazienti in età pediatrica sono i tumori che insorgono nel cervello (tumori cerebrali primari). Fra questi il Medulloblastoma (MB), tumore cerebrale più frequente dell’età pediatrica chesi sviluppa nel cervelletto, compromettendo il normale controllo della coordinazione dei movimenti degli arti, degli occhi e dell’equilibrio; il Glioma Pontino Intrínseco Difuso (DIPG) ed il Glioblastoma Multiforme (GBM), riscontrato anche in pazienti in età adulta. Fra questi, il medulloblastoma èil o. I ricercatori del Laboratorio di Farmacologia e Patologia del Sistema Nervoso lavorano per mettere a punto una strategia terapeutica per il trattamento dei tumori cerebrali pediatrici, in particolare per il medulloblastoma ed il glioblastoma, basata sull’utilizzo di terapie convenzionali (radioterapia e/o chemioterapia) combinate a strategie alternative, quali la somministrazione di nanovettori multifunzionali capaci di raggiungere specificamente  la cellula bersaglio veicolando contro di essa molecole citotossiche.

I progetti di ricerca attivi prevedono l’utilizzo di nanovettori polimerici multifunzionali sviluppati in collaborazione con il gruppo del Prof. Maurizio Masi (Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”, Politecnico di Milano) per incapsulare agenti chemioterapici (doxorubicina, selumetinib, altri). IL’efficacia di questi nanovettori viene testata prima in vitro e successivamente, in caso dimostrino potenzialità terapeutiche, in vivo, utilizzando cellule staminali tumorali isolate da pazienti affetti da medulloblastoma (Medulloblastoma Stem-like Cells, MSCs).

I progetti di ricerca mirano a identificare:

  • nuovi metodi per rendere la barriera ematoencefalica, più penetrabile dai farmaci chemioterapici
  • molecole citotossiche (chemoterapici, small inhibiting molecules) da incapsulare nei nanovettori come agente singolo o come combinazione di molecole
  • strategie per aumentare la capacità di colpire in modo mirato le cellule tumorali.

 

Prof.ssa Michela Matteoli, Dr.ssa Lorena Passoni

Laboratorio Farmacologia e Patologia Sistema Nervoso